Ed ecco un aggiornamento con la costruzione del piano di mezzeria dello stampo. E' ancora in allestimento e deve essere stuccato il perimetro poi levigato e trattato con i distaccanti prima di laminare.
I lavori proseguono con la creazione degli stampi. Sono partito con la cappottina. Pur avendo avuto un problema con il master che è andato distrutto a causa di alcuni punti trattati con stucco poliestere, e, su cui la cera non ha attecchito bene, per toglierlo ho dovuto romperlo ma lo stampo che ne è uscito non è male.
Purtroppo, questo stampo in particolare, è stato fatto senza il PVA (alcool polivinilico ossia un distaccante filmogeno) ciò in quanto il gelcoat epossidico che ho usato è molto difficile da stendere a pennello ed in passato ho constatato che il pva veniva via a causa della forza che dovevo dare al pennello per stendere il gelcoat. Io non lo consiglio questo prodotto e di certo non lo userò più a meno che lo stampo sia meno problematico..come può essere una ala o un pianetto di un aereomodello. Lo stampo, tuttavia, ne è risultato molto solido e abbastanza pulito.
Questo progetto si avvia verso il suo corto finale. La coperta dello scafo è stata stampata ma il lavoro più duro viene adesso. Speriamo che il lavoro che ne uscirà sia soddisfacente. 14 ore di fila di laminazione..la mia schiena ieri notte era a pezzi!!! Cosa non si fa per il modellismo!
I lavori sullo stampo proseguono. 16 ore di fila di laminazione per creare neanche due mm di spessore sul piano di mezzeria. A causa della forma della chiglia del catamarano, piena di spigoli vivi e angoli accentuati, ho pensato di curare al massimo la struttura del gelcoat partendo, nel processo di laminazione, con fibre di grammature ridotte e prestando attenzione a tutti i punti critici soprattutto della poppa dello scafo. Successivamente lo stampo è stato trattato ulteriormente con grammature maggiori.