Per ovvie ragioni sugli scafi rc non è possibile utilizzare materiali come l'airex e altri tipi di materiale per sandwich poichè vi sono molte parti a spigolo vivo soprattutto sulla chiglia per cui occorre lavorare gli stessi solo con fibra e la giusta dose di resina e tecnica di lavorazione. Importante a tal fine è il sottovuoto.
Mi avvalgo per i miei lavori di materiale da recupero (è la mia filosofia nel modellismo, l'autocostruzione) ed a tal fine un motore da frigo è quello che serve allo scopo. Il mio sistema del vuoto è corredato di un motore, appunto, un sebatoio che funge da polmone un vacuostato e un vacuometro, il tutto assemblato con cura per evitare perdite indesiderate.
Il sottovuoto comporta un dispendio di materiali ed energie (si pensi alla corrente elettrica dell'impianto del vuoto e del forno per la catalisi della resina). Infatti il materiale usato (sacco del vuoto, microforato, assorbente aereatore, peelply ecc) non è riutilizzabile poichè, a seguito della lavorazione, potrebbe risultare lacerato o microforato e non garantirebbe una successiva ed ottimale performance di una ulteriore lavorazione.
Tutti i miei scafi vengono realizzati in sottovuoto, procedura che garantisce una ottima fattura del laminato in termini di peso e di qualità strutturali. La parte interna dello scafo viene lavorata, grazie all'ausilio del vuoto, con il peeply che garantisce una superficie uniforme e ruvida e permette una successiva lavorazione, consistente nell'incollaggio della componentistica come supporto motore, supporto servo e batteria, senza dover carteggiare.
Penso che nella scelta dello scafo tutto ciò che sopra è stato esposto debba essere considerato da chi voglia acquistarne uno, e, più lo scafo è grande rispetto a quello della media del mercato, tanto più è il materiale di produzione perso nel processo di lavorazione, materiale che ha un costo che l'acquirente deve considerare per avere un prodotto artigianale e di qualità.
Se per molti non fa differenza avere tra le mani uno scafo cinese laminato manualmente o, peggio ancora, con resina poliestere ed appesantito da successiva fase di verniciatura per un look accattivante ma con un peso da mattone calcareo, per me fa molta differenza avere uno scafo artigianale con una resistenza e leggerezza estrema lavorato con resina epossidica e la tecnologia su esposta.
Al momento sono in grado di produrre diversi scafi tra cui, oltre quelli presenti nella vetrina del negozio, posso realizzare un'enorme scafo da 180 cm di lunghezza con due diverse modalità di motorizzazione, che comporta una forma diversa della poppa a seconda che si voglia montare un solo motore o due. Ecco una foto della coperta e dello scafo in questione.
Vi do un indizio.. "Spirit". Non dirò altro. Vi mostro solo una foto del modello in fase di costruzione del master
Per chi fosse interessato a qualsiasi tipo di informazione su alcuno dei miei scafi può farlo anche attraverso la sezione "contatti" di questo sito, sarò lieto di fornirla.